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Sicilia, l’isola e i suoi vini


Con una superficie di quasi 26.000 km², la Sicilia è la più grande isola del Mediterraneo, la più grande regione d'Italia, divisa in nove liberi consorzi.

Nel corso della storia, molti popoli hanno lasciato le loro tracce architettoniche, culturali e di altro tipo sull'isola. Citiamo solo i greci che fondarono le prime città.


Tuttavia, ci interessa la storia della bevanda magica che noi ungheresi chiamiamo BOR, gli italiani VINO.


I fenici - abili mercanti e marinai - introdussero l'uva in Sicilia, anche se l'uva selvatica era già presente nella flora. I Fenici commercializzarono dei vini siciliani in tutto il Mediterraneo, probabilmente vini dolci ottenuti da uve troppo mature. Furono i greci poi che dall'VIII secolo a.C. estesero la viticoltura, lo menziona anche Omero p


iù volte nell'Iliade e nell'Odissea, ad esempio nella 9 canzone di quest'ultima, insieme alle avventure vissute sull'isola dei Ciclopi.


Un momento importante nella storia del vino siciliano è la creazione del Marsala. Un commerciante inglese, John Woodhouse, lo realizzò per la prima volta nel 1772, creando il primo vino certificato DOC nella storia del vino italiano.

L’ eccellente suolo per la viticoltura, molti tipi se ne sono sviluppati su base vulcanica.

Sull'isola troviamo vitigni su 110.000 ettari di cui uva e vino rappresentano il 17% del prodotto nazionale totale. La diversità è caratterizzata dall'imbottigliamento del vino sotto 22 nomi geografici.

Evidenziamo alcune varietà tipiche, prima fra tutte le varietà bianche. L'importanza del catarratto è significativa soprattutto per ragioni quantitative, è la seconda area di coltivazione della vite di tutto il Paese! Oggi, soprattutto dei vini di altre regioni vinicole vengono migliorati con il concentrato estratto da esso.


Il Grillo è disponibile come vino di varietà con il nome Grillo IGT, ma si può trovare anche in molte miscele bianche. L'insolia, insieme al catarrato, è diventato noto come elemento principale componenet del vino Marsala, ma più recentemente si presenta anche come vino secco da solo e miscelato con altri bianchi siciliani.

Anche le varietà rosse sono ben rappresentate: non è necessario presentare le varietà classiche: syrah, cabernet sauvignon, cabernet franc e merlot. Da segnalare anche il nerello mascalese, il nerello mantellato, il frappato.



Al giorno d'oggi il più conosciuto e forse il più diffuso sugli scaffali è il nero d’avola di cui abbiamo già parlato, prodotto da Settesoli e da cui si ricava l'ottimo vino, in Ungheria trovandosi nell’offerta di euromarketbor.hu.


Autore: Dr. Hrúby József

Tradotto dall'ungherese: Ilona Dávid

Magyarországon az Euromarket Kft. forgalmazza Settesoli borait: www.euromarketbor.hu


Az Euromarketbor webshopról, és tulajdonosáról, Cav.Alessandro Balliról itt tudsz további információt olvasni: https://www.olasz-konyha-blog.hu/ballivini-olasz-minosegi-borok


A Settesoli világhírű bortermelőről itt tudsz olvasni: https://www.olasz-konyha-blog.hu/post/het-nap-borai-avagy-a-palackba-zart-szicilia


A Nero d'Avola borról itt tudsz olvasni: https://www.olasz-konyha-blog.hu/post/a-sziciliai-fekete

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